Pink Flamingo

DIFFICILE ENTRARE IN CONTATTO CON I FENICOTTERI, TALMENTE SI FANNO I FATTI LORO

Se ne stanno lì tutti insieme a raccontarsi chissà quali storie, con quella flemma incomprensibile. Un giorno partono, l’anno dopo tornano. A volte spariscono e ti lasciano lì con un sacco di domande su che direzione abbiano preso e se almeno loro sappiano, dove vanno. I fenicotteri che ammiriamo in Sardegna nelle acque salmastre di Olbia, Oristano e Cagliari provengono in gran parte, si dice, dalla Camargue. E sapete una cosa? Per la traversata approfittano delle giornate di maestrale, riuscendo a compiere la trasvolata in meno di dodici ore e con gran risparmio di fatica. Geniale, ci siamo detti. È così che ci siamo messi a frugare nella loro vita e scrivere queste righe di cronaca rosa.

In molti sanno, infatti, che il color rosso o rosato del fenicottero deriva dai gamberetti che mangiano, (perché allora sa chi mangia verdure non vengono le orecchie verdi?). Il segreto che nessun fenicottero confesserebbe è che più è rosso e più piace all’altro sesso. Ecco perché è così assiduo nella caccia al gamberetto Artemia Salina, ai granchietti e a una certa alga che contiene sostanze porporine: un grande impegno che si svolge tutto a testa in giù e su una gamba sola. Il becco è una specie di cucchiaio rovesciato che pesca nel torbido ma, quando la testa si rialza, trattiene solo il cibo e lascia uscire il resto.

Il bello dei fenicotteri è che vivono in grandi famiglie e tutti insieme, abbastanza al sicuro vista l’assenza di predatori. Depongono le uova sulla sommità di un piccolo nuraghe di fango la cui forma è spudoratamente copiata da quelli veri. Maschio e femmina covano le uova e – non diresti mai – entrambi allattano i piccoli: una ghiandola che sta all’inizio del tubo digerente secerne una sostanza nutriente che assicura la sopravvivenza al pullo.

Di fatto il fenicottero è una specie molto longeva: una media di 25/30 anni, molti dei quali passati in piedi su una gamba sola, come la gru di Chichibio nel Decamerone. L’altra zampa sta su per non disperdere il prezioso calore nell’acqua, dicono gli esperti. Noi aggiungiamo perché si danno un sacco di arie, si vede dalla flemma dignitosa con cui si allontanano quando diamo loro fastidio, mentre la gru, al battito di mani del Re, tira giù altra zampa e vola via spaventata. Oltre allo spettacolo senza uguali dello stormo che si alza in volo, dei fenicotteri amiamo il modo di muoversi impossibile da imitare, elegantissimo e goffo al tempo stesso. Chic.

Se cercate pink flamingo su internet trovate un numero impressionante di oggetti a forma di fenicottero, uno dei simboli della cultura pop americana: negli anni ’50 è stata la più diffusa statua da giardino (in plastica) un successo di massa tra i più singolari della storia. Potrebbe essere questo il motivo per cui i fenicotteri, abbastanza giustamente, ci snobbano.